MARCHE
italy
La
superficie olivetata non è molto estesa in una Regione dal clima
con punte a volte eccessive che espongono le colture al rischio delle gelate,
ma proprio per queste condizioni, che ne rendono ardua la vegetazione,
gli ulivi marchigiani hanno assunto nei secoli delle prerogative di resistenza
e un notevole adattamento varietale. Con queste
peculiarità è in parte connessa la particolare bontà
degli oli delle zone vocate dove gli uliveti sono in massima
parte o vecchi impianti ricostruiti e infoltiti con cura i nuovi impianti
specializzati. La massima concentrazione di produttori si riscontra nelle
province di Macerata e di Ascoli Piceno dove alle varietà di ulivi
da olio come Leccino o Frantoio si affianca la varietà da mensa
Ascolana Tenera. Tuttavia nei Colli Pesaresi, lungo la valle del Metauro
a sud ovest di Fano, vegetano gli ulivi delle varietà Leccino, Frantoio
e Raggiolo che danno oli intensamente sapidi, assai rinomati. Una menzione
con lode meritano poi le Colline Anconetane, specialmente a nord di Tesi
e della valle dell'Esino, dove ha luogo una limitata produzione di oli
eccellenti da uliveti coltivati con grande cura e con metodi biologici:
in questi oliveti rivela particolari pregi la locale varietà detta
Raggia affiancata dalle solite cultivar Leccino, Frantoio, Pendolino e
da altre meno comuni nella Regione come Carboncella, Maurino e Rosciola.
È importante osservare che a Tesi ha la sua sede centrale la Nuova
M.A.I.P. Pieralisi s.p.a., imponente organizzazione industriale, con notevoli
installazioni anche di tipo sperimentale, che è nota in tutto il
mondo specialmente per l'impiantistica olearia e per la fabbricazione di
macchinari per la lavorazione delle olive e l'estrazione degli oli.