BASILICATA
Paesaggi,
suoli, climi mutevoli caratterizzano la Regione, che include a settentrione
le pendici di un alto vulcano spento, il Vulture, è solcata da vallate
fluviali pedemontane, s'affaccia con un breve e accidentato tratto costiero
al Mar Tirreno e con una costa pianeggiante, interrotta dallo sbocco delle
vallate
affluenti, al Mar Ionio. L'olivicoltura lucana è importante per
l'economia regionale e sostiene un elevato consumo diretto di olio nonché,
per tradizione, un notevole flusso di prodotto
verso la Puglia che provvede all'ulteriore commercializzazione analogamente
a ciò che accade per i vini: cosicché molti oli
lucani tipici e di buona qualità vengono consumati in confezioni
pugliesi e ritenuti di Origine pugliese. Il fenomeno è in attenuazione
ed è inversamente proporzionale allo sviluppo auspicato di impianti
olivicoli moderni, alla modernizzazione dei frantoi e degli stabilimenti
di imbottigliamento, alla capacità di cooperazione, alle provvidenze
di assistenza tecnica. Le principali zone colturali sono quella pedemontana
del Vulture, la Valle del Bradano con le vallate affluenti fino a Matera
(importante centro di ricerche agronomiche), la Valle del Basento, la Costa
Ionica con le vallate affluenti, la Costa Tirrenica di Maratea e nel Potentino
gli agri di comuni come Muro Lucano e Vietri di Potenza a Ovest del Capoluogo.
Se nelle zone settentrionali dalle difficili condizioni orografiche gli
uliveti, solitamente di piccola estensione, sono costituiti per lo più
da piante annose, mantenute con modesti interventi agronomici, in altre
zone e specialmente nelle piane alluvionali delle vallate e delle plaghe
costiere appaiono impianti modernizzati, lavorabili in modo più
razionale ed economico. Quanto alle cultivar quelle indigene, tuttora presenti
nei vecchi uliveti, sono diventate nel tempo minoritarie rispetto a quelle
provenienti dalle regioni limitrofe e specialmente provenienti dalla Puglia.
Si possono comunque citare tra le specie autoctone, la Palmarola, l'Angellina,
la Ripolese, la Pizzuto... Tra queste soprattutto emerge la Maiatica di
Ferrandina, particolare in quanto viene impiegata anche per la preparazione
di olive da mensa. Fra le cultivar importate hanno una prevalenza l'Ogliarola
Barese e la Rotondella.