SICILIA
italy
Il
richiamo alle antichissime origini storiche dell'olivicoltura sicula,
alla civiltà della Magna Grecia, ai reperti archeologici come frantoi
e giare è quasi d'obbligo. Attenendosi però all'attualità,
la piu grande isola mediterranea, con tutti i suoi aspetti pedoclimatici
che ne fanno quasi un continente in miniatura, ha
vaste e varie zone olivetate e occupa il terzo posto dopo Puglia e Calabria
per la prodozione di olio d'oliva; senza contare una notevole produzione
di olive da mensa specialmente della varietà Nocellara del Belice.
Merita evidenza un importante impegno dell'Amministrazione Regionale nel
campo degli studi e delle sperimentazioni agronomiche per cui in molti
comparti è in corso un aggiornamento delle colture, delle lotte
antiparassitarie, delle tecniche di estrazione degli oli. Le cultivar più
diffuse nella Regione sono quelle autoctone o comunque tradizionali e acclimatate,
senza particolari concessioni a varietà di provenienza esterna:
anche questo fatto contribuisce a determinare certe peculiari caratteristiche
degli oli isolani, diversi peraltro da zona a zona: questi oli sono comunque
in percentuale sempre crescente degli extravergini che aspirano a proprie
Denominazioni di Origine e ciò con pieno diritto. Le cultivar di
cui sopra sono la Moresca, la Zaituna, la Tonda Iblea, l'Ogliarola Messinese,
la Passalunara, la Biancolilla, la Giarraffa, la Nocellara del Belice,
la Carolea, la Nocellara Etnea, la Santagatese, la Minuta, la Cabrese,
la Verdella. Tutte e nove le Provincie isolane hanno le proprie zone olivetate
ma volendo evidenziare sinteticamente alcuni comprensori particolarmente
vocati o specialmente produttivi si possono citare quelli che seguono.
Il Trapanese specialmente nei paraggi di Erice e sulle alture vallonate
che si inseguono fino a Castellammare del Golfo; il Mazarese e la Valle
del Belice con epicentri in Campobello di Mazara, Castelvetrano, Partanna;
l'Agrigentino, dalle ondulazioni costiere su fino alla punta montana di
Caltabellotta e ai colli interni di Ribera e Calamonaci; il. Ragusano nei
colli sud-occidentali alle falde dei Monti Iblei con epicentri in Chiaramonte
Gulfi, Comiso, Modica, Ispica; la zona delle Fiumare dei Monti Nebrodi
sul versante settentrionale dell'Isola attorno ai paesi di Reitano e Mistretta;
le vallate alluvionali costiere del versante settentrionale delle Madonie.
Ci sono ragguardevoli produzioni olivicole, generalmente da colture miste,
meno specializzate ma non per questo meno pregevoli, anche nel Siracusano,
nel Catanese (specialmente alle falde dell'Etna), nel Messinese, nel Palermitano.