SARDEGNA
Anche se l'ulivo arrivò in Sardegna fin dal tempo dei navigatori fenici è probabile che i caratteri dell'olivicoltura sarda derivino piuttosto dall'epoca della dominazione spagnola. Varietà, innesti, forme d'allevamento, pratiche colturali sono di origine spagnola come probabilmente lo sono in parte le cultivar tipiche dell'Isola che sono rimaste protette e gelosamente custodite per quell'isolamento agrario in cui la Sardegna è rimasta fino a epoche assai recenti.
Queste cultivar sono acclimatate e risultano adatte a resistere alle condizioni avverse (climi, parassiti...) locali. Le piu importanti sono la Tonda di Cagliari, la Pizz'e Carroga, la Bosana, la Nora di Gonnos; ma ve ne sono altre tra le quali occorre citare la Nero di Villacidro, la Semidana, la Olianiedda... Presente praticamente ovunque, spesso anche in posizioni poco adatte, in altura o su umidi suoli di bonifica, l'ulivo diventa coltura degna di rilevanza specialmente in alcuni comprensori. Nel mezzagiorno insulare e più esattamente nel Cagliaritano, con apice a Nord del Capolungo, attorno a Dolianova, da olive Tonda di Cagliari e Pizz'e Carroga, si ottengono oli particolarmente pregevoli, di buona fluidità, di aroma spiccato ma finissimo. Nel Sassarese, ossia nel settentrione, e specialmente olivicola la zona che dal Capoluogo percorre verso Ovest la Nurra fino a raggiungere la costa: qui la cultivar tipica è la Bosana detta appunto Tonda Sassarese e gli oli hanno profumi intensi, più o meno delicati, con sapidità talvolta più dolce, di legumi, talaltra più erbacea. Nell'Oristanese i migliori uliveti con prevalenza di varieta Bosana sono a settentrione del Capoluago, sulle pendici del Monte Ferru fino alla ragguardevole quota di 500 m s.1.m., con epicentro in Cuglieri. Nel Nuorese spiccano le colture olivicole della plaga orientale con centri principali in Oliena, Dorgali, Orosei alla foce del Cedrino. Un recente rinnovamento di molti frantoi, specialmente di tipo cooperativo, spiega ulteriormente il fatto che molte produzioni olearie sarde si stiano attestando su livelli qualitativi elevati e si stiano facendo apprezzare sui mercati delle altre regioni e anche su quelli esteri.