FRIULI VENEZIA GIULIAitaly
Anche la Regione ai confini orientali del nostro Paese si trova decisamente a settentrione dell'areale designato per l'ulivo e rappresenta perciò una sorta di eccezione colturale con aspetti inattesi e sorprendenti. Si hanno memorie di oli d'oliva apprezzati ai tempi di Roma imperiale che provenivano da uliveti del Carso triestino, da Muggia, da San Dorligo della Valle. Dopo un lungo periodo di abbandono, negli ultimi decenni, l'olivicoltura è stata ripristinata nel Carso laddove esistono particolari microclimi temperati dal mare e terreni limosi, poveri di scheletro ma contenenti sabbia e con agevole sgrondo delle acque in eccesso. Uno sviluppo ancora più ragguardevole, con nuovi impianti olivicoli, si è riscontrato in epoca recente nel Goriziano e nell'Udinese: più precisamente nell'area pedecollinare del Collio e nei Colli Orientali del Friuli. Si tratta in genere di oliveti specializzati su piccole estensioni le cui piante derivano da talee di varietà preesistenti nella zona e acclimatate come Bianchera, Grignani, Buka, Carbona e altre cultivar resistenti delle regioni limitrofe come Leccino, Casaliva, Pendolino, Frantoio, Maurino... Gli oli friulani e giuliani sono fluidi, sapidi e di pregevole finezza: li impreziosisce la loro limitata quantità e un certo collegamento con la qualità e la finezza di altri prodotti della Regione, fra cui i notissimi vini, dovute ai climi, ai terreni e alla sapienza contadina.