UMBRIA
Arroccata
tra gli Appennini, solcata dal Tevere che con i suoi affluenti ne ha
modellato il caratteristico altopiano e le morbide ondulazioni, l'Umbria
si trova al centro d'Italia. Questa regione ha
un clima così temperato da essere considerata a vocazione olivicola
oltre che viticola e i suoi terreni calcarei conferiscono ai vitigni nobili
delle caratteristiche di
pregio. Eppure la viticoltura non prevale sulle altre attività
agricole; la produzione di vino umbro è piuttosto modesta, circa
l'1,3% di quella nazionale e quella di vini di pregio, per quanto tendenzialmente
in aumento, non è che una piccola parte rispetto a quella dei vini
contadini di consumo principalmente locale. Il vino umbro è prodotto
per circa metà da piccoli produttori e per il resto da cooperative
o consorzi. L'immissione nei grandi mercati di prodotti di qualità
vede da sempre in testa i produttori di Orvieto, un nome che è passato
dall'artistica, storica città a un noto vino i cui caratteri sono
cambiati negli ultimi decenni, ma la cui fama è rimasta importante
anche lontano dalle zone d'origine. Il vino di Orvieto non è più
però isolato su questi mercati, gli si sono affiancati certi prodotti
della zona di Torgiano, i Sagrantini di Montefalco e altri. Tutto ciò
dimostra che, pur nelle ampie somiglianze con i prodotti delle regioni
confinanti, i vini umbri hanno ottenuto e potranno ottenere un apprezzamento
distinto e peculiare. D'altronde, meritano menzione le varietà di
vitigni della regione. Per quelle a uva bianca, pur nel predominio delle
varietà locali di Trebbiano, come il Procanico che fu il vitigno
base dei vini di Orvieto, si sono finora affermati anche il Trebbiano Toscano
e poi varietà importate come Garganega e Tocai. Sempre fra quelle
a frutto bianco, sussistono varietà indigene come il Trebbiano Spoletino,
il Verdello ma soprattutto il Grechetto, che ha avuto una notevole ripresa
e contende tuttora il campo a vitigni come lo Chardonnay o il Sauvignon
Bianco, ormai ricercati un po' ovunque. Fra le varietà a bacca nera
il Sangiovese, predominante, è seguito da Ciliegiolo, Canaiolo e
Montepulciano spalleggiati dai Merlot, Cabernet, Pinot Nero e persino Gamay
forestieri. Egualmente però ha resistito ed è in ripresa
un vitigno tipico, anche se non sicuramente indigeno, come il. Sagrantino.
Poi, come ovunque, anche in Umbria allignano qua e là alcune delle
numerose varietà raccomandate o autorizzate: per i bianchi Malvasia,
Pinot Bianco e Grigio, Verdicchio, Vernaccia di San Gimignano e per i rossi
Dolcetto, Nebbiolo, Montepulciano, Sangiovese e altri. Il vigneto umbro,
così come i vini, è diviso fra due tendenze: quella della
coltura promiscua, con le viti talvolta ancora sostenute da alberi, che
fa pensare ai prodotti definibili "vini del contadino" e quella
della monocoltura propria dei nuovi impianti, che utilizza solitamente
la spalliera, i pali di cemento e i cavi metallici e adotta, specialmente
nell'Orvietano, variazioni del sistema a cordone. I Colli Altotiberini
si succedono affacciati sul corso del fiume dal limite settentrionale della
regione fino quasi a Perugia. I vigneti allignano su entrambe le sponde
del fiume, occupando le posizioni soleggiate. Trebbiano Toscano e Malvasia
del Chianti danno dei vini bianchi leggeri, talvolta vivaci. Gli stessi
vitigni in uvaggio con Sangiovese e Slerlot (oltre a qualche varietà
locale) danno secondo le proporzioni rossi o rosati, anch'essi abbastanza
leggeri, morbidi. La maggior parte di questi vini sono prodotti e venduti
come "rustici" sebbene attualmente esista la DOC Colli Altotiberini,
il cui disciplinare è molto simile per i rossi e i rosati, a volte
preferibili. I Colli del Trasimeno circondano il vasto lago che esercita
il suo influsso microclimatico sulle vigne, che occupano
ottime posizioni in brevi pianure o lungo i pendii. Se ne ricavano vini
rossi di medio corpo e, soprattutto verso levante, vini bianchi vivaci,
talvolta eleganti e raffinati. Anche questi vini, che sono tutti il risultato
di uvaggi piuttosto vari, dispongono di un disciplinare con la relativa
DOC. La zona del Torgiano, appena a sud-est di Perugia, al di là
della valle del Tevere, è formata da una piccola estensione di basse
colline con terreni di argilla sabbiosa, calcarea, appoggiata su strati
di tufo i quali, grazie al clima piuttosto caldo, conferiscono struttura
ai vini rossi, pienezza e fragranza ai vini bianchi. A tali vini, della
cui affermazione s'è detto sono riservate una DOCG e una DOC. I
Colli Perugini si distendono a ovest del Tevere, a sud di Perugia, fino
a Todi. Vi si producono vini rossi, rosati e bianchi, questi ultimi con
una certa prevalenza. Sono vini che non si distaccano molto, come tipi,
da quelli della zona che segue ma che possono rientrare in una propria
DOC. I Colli Martani hanno tuttavia una distinta DOC che prevede più
specificatamente tre vini bianchi e uno rosso: Trebbiano, Grechetto, Grechetto
di Todi e Sangiovese. La zona corrisponde alle posizioni soleggiate degli
altipiani fra Todi e Foligno, nella parte meridionale della provincia di
Perugia. Nel comprensorio di Montefalco incluso nella zona che precede
e che occupa oltre al territorio di Montefalco parte di quello dei comuni
di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria, si coltiva
in terreni vocati il vitigno Sagrantino, da cui si hanno i vini omonimi
secco e passito che possono fregiarsi della D.O.C.G. Montefalco Sagrantino.
L'Orvietano, in provincia di Terni a cavallo del confine con il Lazio,
e la zona dei celebri vini bianchi Orvieto di antica rinomanza. Nel Lazio
(Viterbese) i terreni vulcanici danno dei vini un poco diversi da quelli
"classici" la cui area di produzione, che circonda la città
di Orvieto, corrisponde ai pendii che fiancheggiano le sponde del torrente
Paglia e del Tevere, si e poi estesa intorno al lago di Corbara. Nella
zona l'umidità autunnale favorisce la presenza nelle uve della '`muffa
nobile", il fungo Botrylas cinerea' che conferisce tipicità
alle versioni dolci dell'Orvieto Classico. I vini della DOC Orvieto si
ottengono da uvaggi di Procanico, Verdello, Grechetto, Canaiolo (Drupeggio),
Malvasia Toscana e altre uve bianche. I Colli Amerini si estendono in provincia
di Terni, a est del Tevere e lungo la valle del Nera, in una zona favorevolmente
esposta al sole in cui si sono sempre prodotti dei gustosi vini paesani
con uvaggi anche di varietà tipiche e che attualmente può
produrre dei vini a DOC sia rossi che rosati e bianchi, fra i quali un
Colli Amerini Malvasia.