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ANNI FA ... L'INVENZIONE DEL FORNO
Il grande
passo fu quando venne scoperto il principio della lievitazione;
e fu inventato il primo forno. Questo avvenne, per quanto ne sappiamo,
circa seimila anni fa: e fu in Egitto. In tutta la zona del vicino Oriente,
chiamata anche la mezzaluna
fertile, dal Nilo all'Eufrate, la storia aveva camminato più in
fretta che nelle terre circostanti. C'era stato chi aveva notato che l'impasto
per quello che genericamente era chiamato il pane veniva a volte invaso
da forze misteriose le quali lo facevano gonfiare e poi guastare. La cosa
era stata notata probabilmente un po' da tutti i popoli della zona, che
avevano in qualche modo una cultura comune. Solo che alcuni consideravano
impura quella pasta e la buttavano via; alcuni invece pensarono di strumentalizzare
il fenomeno, come si dice oggi. Tutto dipendeva dalle concezioni religiose.
Gli ebrei, per esempio, erano tra i più rigidi, rifiutarono a lungo
quel pane lievitato, e nei loro riti non lo hanno mai ammesso (anche nella
Messa cattolica si usa l'ostia non lievitata, ancora oggi, come pane).
Anche gli egiziani avevano idee religiose molto rigide: ma, su questo punto,
di senso opposto. Vollero dunque utilizzare quel fenomeno, che era provocato
a primavera da spore vaganti; impararono a utilizzare quella pasta, a cuocerla,
con buoni risultati, e ne conservavano qualche pezzetto, per trasmettere
ad altra pasta la stessa forza di crescere. Allora, per cuocere questi
impasti di acqua e farina non erano molto cambiate le cose. La farina certamente
era diventata più fine; e per cuocere si usavano grandi dischi di
coccio anziché pietre roventi: ma con questo nuovo pane, che era
anche focaccia, pizza, tutto assieme, si prospettò la necessità
di strumenti di cottura più completi. Così gli egiziani inventarono
il forno - di questo abbiamo informazione certa - che era a forma di cono.
Il fuoco si metteva dentro, fuori si appiccicavano letteralmente i panetti:
quando cadevano, voleva dire che erano cotti da una parte, ma si riappiccicavano
dall'altra per completare la cottura. Solo in un secondo tempo, anche se
questo sembrerà strano, venne l'idea di dividere in due il forno
per mettere sotto il fuoco e sopra, a cuocere, le schiacciate di pasta
e acqua lievitate. dovettero avere molte variazioni sul tema pane. Questo
cibo, intanto, aveva un carattere religioso unico, per tanti fattori che
non è stato possibile ricordare in questa breve noterella (ma pensiamo
al grande mito della terra che si chiude, d'inverno, e ridona i suoi frutti
d'estate, espresso nella vicenda di Proserpina figlia di Demetra, dea delle
messi, che viene rapita da Plutone, dio degli Inferi, dal che nasce una
guerra tra la stessa Demetra e Giove, che porta alla terribile decisione
da parte della prima di arrestare ogni crescita di messi, e ogni altra
forma di vita, fino a che il re degli dei deve accettare un compromesso
e Proserpina vivrà per metà dell'anno col rapitore diventato
suo marito, per metà alla luce del sole, nel mondo dei viventi.
Tutto un groviglio di temi che sfocia poi nel culto Eleusino, cioè
nel culto di Demetra, unica dea in condizione di tener testa a Giove, quindi
anche simbolo di una antica forza femminile che sopravviveva alla concezione
maschilista della società pagana e alla quale anche i grandi della
terra dovevano a quei tempi piegarsi. Discorso affascinante, che però
esula dal nostro stretto racconto).