INDICE
1.1 Conformazione orografíca
1.2 Grandi sistemi di paesaggio dell'area "Lago
Arancio",
1.2.1 Sistema delle pianure alluvionali
1.2.2 Sistema dei terrazzi alluvionali
1.2.3 Sistema dei terrazzi marini
1.2.4 Sistema dei rilievi collinari argillosi
1.2.5 Sistema dei rilievi carbonatici collinari
e montani costituiti da calcari marnosi, marne e calcilutiti marnose
1.2.6 Sistema dei rilievi collinari e montani
costituiti da calcari, calcari dolomitici e dolomie
1.2.7 Rilievi collinari costituiti da afrioramenti
della fascia gessoso solfifera
1.3 Caratteristiche climatiche
PREMESSA
Il mutamento del panorama socioeconomico e la nuova politica europea,
per la quale lo sviluppo rurale è l'unica via sicura e di successo per il
futuro delle aree rurali, impongono ai Servizi
allo Sviluppo un ruolo nuovo, che si affianca a quello di assistenza
tecnica alle aziende agricole. Non bastano azioni dirette esclusivamente
agli agricoltori, ma a queste devono aggiungersi azioni di sviluppo per
l'intera economia, in una logica di integrazione delle attività produttive
e di interazione tra le Istituzioni pubbliche ed i soggetti privati. Tale
lavoro rappresenta il completamente della Fase di Censimento del "Programma
di attività interdipendente dell'Assistenza Tecnica e Divulgazione Agricola
nella Provincia di Agrigento ", la cui finalità è quella di programmare
uno sviluppo sostenibile per il rilancio dell'economia agricola di una zona
e di tutte le attività socioeconomiche ad essa riconducibili; pertanto si
pone quale base per una immediata conoscenza del territorio e delle sue
risorse.
Salvatore Cuffaro assessore regionale
all'agricoltura e foreste
INTRODUZIONE
Tra le possibili impostazioni di uno studio territoriale, nell'ambito
della fase di Censimento del Programma di attività interdipendente Progetto
Pilota Area Lago Arancio, si è scelta quella in cui non uno degli aspetti
sia privilegiato, ma siano considerate al contempo tutte le risorse endogene:
- l'uomo e le sue relazioni sociali; - lo spazio naturale nel quale egli
vive; - la dimensione economica delle sue attività. Scopo del progetto è
quello di evidenziare le caratteristiche dell'area, sulla base delle realtà
naturalistiche-paesaggistiche, ma soprattutto economiche, sia con riferimento
a quelle prettamente agricole o collegate al settore agricolo, sia a quelle
agro-industriali di medio-piccole dimensioni ed agli aspetti sociali, con
particolare riguardo a quello della formazione. Da un'analisi delle strutture,
delle realtà e delle potenzialità del territorio, sarà possibile individuare
i punti di forza e di debolezza o, in altri termini, le filiere produttive
nell'ambito delle quali programmare degli interventi da mettere in atto
nella fase successiva, in collaborazione con gli Enti locali territoriali,
per il perseguimento di uno sviluppo integrato del territorio. La
metodologia seguita ha previsto lo svolgimento del lavoro in due fasi: 1.
raccolta di dati ed informazioni: Questa fase è stata condotta mediante
acquisizione presso le Sezioni Operative 76 di Sciacca e 77 di Menfi, nonché
presso le altre strutture amministrative istituzionali presenti nei comuni
dell'area ed in parte ricorrendo all'acquisizione diretta mediante il metodo
dell'intervista-questionario. 2. elaborazione ed analisi dei dati Alla raccolta
di dati ed informazioni hanno contribuito tutti i tecnici delle Sezioni
Operative di Sciacca e di Menfi. Territorio di competenza della Sezione
Operativa n. 76 di Sciacca: Comuni di Caltabellotta e Sciacca. Territorio
di competenza della Sezione Operativa n. 77 di Menfi: Comuni di Montevago,
Menfi, Sambuca di Sicilia e S. Margherita di Belice.
Un ringraziamento è dovuto a quanti, con le loro
informazioni, hanno contribuito alla realizzazione del presente studio.
Dott. Renato Piazza coordinatore dei servizi allo
sviluppo
Dott. Felice Crosta direttore regionale assessorato
agricoltura e foreste
1. AMBIENTE FISICO E NATURALE
L'ambito territoriale del Progetto Lago Arancio si colloca in provincia
di Agrigento, al confine con le provincie di Trapani e Palermo, comprendendo
la fascia costiera con i comuni di Sciacca e Menfi, e le aree collinari
più interne con i comuni di Sambuca di Sicilia, S. Margherita di Belice,
Montevago e Caltabellotta. Tale area coincide con il territorio di competenza
delle Sezioni Operative n. 76 di Sciacca e 77 di Menfi. La superficie territoriale
complessiva è di 625,20 Kmq. I confini naturali dell'area sono rappresentati
ad ovest dal Fiume Belice e ad est dal fiume Verdura; un altro fiume attraversa
l'area: il Carboj, sul cui corso nel 1950 è stato costruito un invaso artificiale,
il Lago Arancio, alimentato anche dai deflussi di altri torrenti. Il confine
nord è segnato dai territori di Giuliana, Burgio, Villafranca Sicula, mentre
a sud un litorale sabbioso ne delimita il confine dal Mar Mediterraneo.
1.1 Conformazione orografíca
Differenziata risulta l'incidenza delle fasce altimetriche per comune.
Infatti nell'area è possibile distinguere tre zone ben definite per caratteristiche
agrarie e pedoclimatiche: · una prima zona riguarda la fascia costiera,
che interessa l'intero territorio comunale di Sciacca e Menfi, prevalentemente
pianeggiante, avente quote oscillanti tra i 5 e i 40 metri s.l.m.; questa
zona presenta un'alta densità produttiva e risente, dal punto di vista climatico,
dell'azione mitigatrice del mare; · una seconda zona centrale con quote
altimetriche comprese tra i 41 ed i 220 metri s.l.m., formata da una successione
di pianori separati da fertili vallate ricadenti in parte nei territori
di Sciacca, Menfi, S. Margherita di Belice, Montevago ed in parte di Caltabellotta;
· una terza zona riguarda la fascia collinare e montana interna, con una
morfologia più tormentata nella zona del Monte Genuardo (dove si raggiungono
i Il 18 m s.l.m.) e di Caltabellotta (950 metri s.1.m), con pendenze anche
superiori al 15%.
1.2 Grandi sistemi di paesaggio dell'area "Lago
Arancio"
(per "Sistema di paesaggio" si intende un'area
con caratteristica distribuzione
di geologia, morfologia, suoli e uso del suolo)
Il territorio dell'area presenta caratteristiche piuttosto eterogenee;
sono infatti presenti molti tipi geologici che influenzano notevolmente
la distribuzione dei suoli. I principali sistemi di paesaggio presenti sono:
· pianure alluvionali - terrazzi alluvionali - terrazzi marini - rilievi
collinari argillosi - rilievi collinari carbonatici costituiti da marne,
calcilutiti marnose e calcari marnosi · rilievi collinari e montani carbonatici
costituiti da calcari, calcari dolomitici e dolomie · rilievi collinari
costituiti da affioramenti della fascia gessoso solfifera
1.2.1 Sistema delle pianure alluvionali
Nel territorio di Menfi, il sistema di paesaggio delle pianure alluvionali
è rappresentato da un'area situata a ridosso di Porto Palo, nelle C/de
Fiore e Torrenuova. La morfologia è pianeggiante con alcune aree depresse.
I principali suoli sono profondi, ricchi di carbonati totali, talora con
presenza di sali e problemi di drenaggio nelle aree depresse; la tessitura
più diffusa è franca o franco-argillosa; nelle aree con maggiori quantità
di argilla si riscontra un incremento delle crepacciature. L'uso del suolo
è dominato dal vigneto e dal seminativo (irriguo). Nel territorio di Sciacca,
il sistema delle pianure alluvionali si trova lungo il corso dei fiumi Carboj
e Verdura e più precisamente nelle contrade Bertolino di mare, Maragani,
Isole Carboj e Verdura. La morfologia è pianeggiante con alcuni problemi
di drenaggio nelle aree più depresse. I suoli si presentano profondi, ricchi
di calcare totale; la tessitura è franca nelle zone vicino ai fiumi e franco
argillosa nelle zone più distali. L'uso del suolo è prevalentemente a vigneto,
frutteto, agrumeto e seminativo irriguo.
1.2.2 Sistema dei terrazzi alluvionali
Il sistema di paesaggio dei terrazzi alluvionali è presente ad Ovest
e Sud-Ovest di Sambuca di Sicilia, sino ai margini Nord e Nord-Ovest del
Lago Arancio, nelle contrade Gulfotta e Pianotta. La morfologia è dolcemente
ondulata, intervallata da alti ripiani (es.La Pianotta) costituiti da terrazzi
antichi. I suoli più rappresentati sono profondi, con tendenza a crepacciare
più o meno pronunciata, con inizio di decarbonatazione (talora il calcare
totale scende sotto il 10%) e tessitura prevalente franco-limoso-argillosa.
Sui terrazzi antichi si sono riscontrati suoli più sottili talora con strati
ciotolosi in prossimità della superficie. L'uso del suolo è rappresentato
principalmente dal vigneto e dal seminativo.
1.2.3 Sistema dei terrazzi marini
Il sistema di paesaggio dei terrazzi marini è diffuso prevalentemente
a Sud di Monte Magaggiaro, sino a lambire il mare e in una piccola area
tra la sommità di Monte Magaggiaro e gli abitati di Montevago e Santa Margherita
Belice; nell'ambito del territorio è il sistema potenzialmente più produttivo
e versatile se disponibile acqua irrigua. La morfologia è caratterizzata
da superfici pianeggianti o ondulate interrotte da profonde incisioni. I
suoli presenti sulle superfici pianeggianti sono prevalentemente con calcare
assente o presente in maniera ridotta; nelle incisioni ed in generale nelle
aree erose, il calcare totale è invece presente in quantità superiori al
10%. Gli strati superficiali sono generalmente franchi o franco sabbiosi
nelle zone pianeggianti, franco limosi o franco limoso argillosi nelle incisioni;
gli strati profondi dei suoli delle zone pianeggianti sono spesso arricchiti
di argilla (orizzonte "argillico") che aumenta la capacità di ritenzione
idrica. L'uso del suolo è costituito principalmente da oliveto e vigneto;
sono inoltre presenti ficodindieto, orto irriguo e seminativo; le aree più
erose sono incolte. Il sistema di paesaggio dei terrazzi marini è diffuso
prevalentemente anche a nordovest da Sciacca nelle contrade Raganella, Ragana,
Misilifurmi, etc. La morfologia si presenta pianeggiante o sub pianeggiante
mentre la tessitura va dal franco al franco sabbioso. Il calcare è quasi
sempre assente lungo tutto il profilo del suolo, Questi suoli hanno una
buona capacità agronomica se condotti in irriguo. L'uso del suolo è prevalentemente
dato da agrumeti, oliveti, vigneti; negli ultimi anni si sta molto diffondendo
le coltivazioni ortive in pien'area.
1.2.4 Sistema dei rilievi collinari argillosi
Questo sistema si riscontra prevalentemente nelle aree alla base dei terrazzi
marini, ove questi sono stati profondamente erosi, costituendo così
una sorta di corona attorno ad essi. E' presente inoltre ad Est di Sambuca
di Sicilia. La morfologia è di versante declive (15-25%). I suoli sono da
moderatamente profondi a profondi, generalmente franco-limoso-argillosi,
con tendenza a crepacciare. L'uso del suolo è rappresentato principalmente
dal seminativo e dal vigneto. Questo sistema è particolarmente diffuso anche
nel territorio di Sciacca, interessando le contrade Guardabasso, in parte
Ganetici, Poio. In queste zone la morfologia è moderatamente pendente (10-15%)
ed i suoli sono generalmente argillosi con tendenza a crepacciare nel periodo
estivo. Anche in questa zona l'uso del suolo è il seminativo asciutto e
il vigneto.
1.2.5 Sistema dei rilievi carbonatici collinari
e montani costituiti da calcari marnosi, marne e calcilutiti marnose
Il sistema è presente oasisticamente tra Montevago e Monte Magaggiaro
(e/da Lombardazzo), a Sud di Monte Magaggiaro (c/da Finocchio) e nei pressi
di Sambuca di Sicilia ove circonda il nucleo di calcari dolomitici di Monte
Genuardo. La morfologia è dolcemente ondulata. I suoli sono generalmente
calcarei; nelle aree meno soggette ad erosione tende ad accumularsi sostanza
organica, conferendo un colore scuro al suoli, mentre nelle aree più soggette
ad erosione il colore si avvicina a quello del substrato; la tessitura prevalente
è franco-limosa; la profondità varia notevolmente in funzione dell'erosione.
L'uso del suolo è rappresentato da vigneto, seminativo ed oliveto. Nel territorio
di Sciacca, rilievi carbonatici collinari e montani costituiti da calcari
marnosi e marne sono presenti soprattutto ai piedi dei rilievi montani nelle
contrade Lazzarino, Forficicchia, Montagna. La morfologia si presenta ondulata
e i suoli sono generalmente calcarei. Nelle zone dove la morfologia risulta
piana i terreni si presentano più scuri per il fatto che la sostanza organica
si lega stabilmente con il calcio. La tessitura è franco limosa. L'uso del
suolo è costituito prevalentemente da oliveto e in misura minore da vigneto
e seminativo.
1.2.6 Sistema dei rilievi collinari e montani costituiti
da calcari, calcari dolomitici e dolomie
E' un sistema presente nella parte più interna dell'area, rappresentato
dal Monte Magaggiaro e dal nucleo centrale di Monte Genuardo, a Nord-Est
di Sambuca di Sicilia, nonché in alcune contrade di Sciacca (Nadorello,
Gaddimi, etc.) e Caltabellotta (Ficuzza, Cicirata, Cavallaro, etc.). La
morfologia è di versante, con pendenze da deboli ad elevate. I suoli sono
generalmente sottili o molto sottili, con notevoli percentuali di roccia
affiorante; generalmente sono destinati al rimboschimento o sono incolti
ed utilizzati al pascolo. Pochi vigneti si trovano nel territorio di Sciacca.
1.2.7 Rilievi collinari costituiti da affioramenti
della fascia gessoso solfìfera
Questo sistema si presenta localizzato ad est di Sciacca nelle contrade
Salinella, Quarti e S. Domenico. La morfologia è ondulata e i suoli si presentano
per lo più argillosi; hanno un potenziale agronomico piuttosto basso. La
salinità unita all'argillosità condiziona negativamente la crescita delle
colture. Vengono utilizzati prevalentemente a seminativo, vigneto ed oliveto.
1.3 Caratteristiche climatiche
L'intera area delimitata, pur nella sua eterogenea orografia ed altimetria,
rientra nell'ambito delle regioni mesotermiche caratterizzate da clima
"mediterraneo marittimo" con una distribuzione delle piogge prevalentemente
autunno-invernale, scarse nel periodo primaverile e quasi assenti in estate.
In media nell'arco dell'anno si hanno 58 giorni piovosi, con eventi che
spesso assumono carattere torrenziale. Il clima tipicamente
mediterraneo è caratterizzato da una precipitazione media annua, relativa
all'ultimo cinquantennio, di 580 mm sulla costa e di 700 mm nelle
zone interne dove si riscontra una maggiore altitudine. Oltre al lungo periodo
"asciutto", già limitante per molte piante e colture, un altro fattore negativo
è dato dalla notevole variabilità interannuale delle piogge che oltre ai
problemi riguardanti la programmazione colturale, incide anche sulla gestione
delle risorse idriche. Il parametro precipitazione assume un andamento oramai
consolidato: piovosi i mesi autunnovernini, siccitosi quelli primaverili-estivi.
Dall'esame dei dati pluviometrici del quarantennio 1951/90 per la stazione
di Sciacca si rileva che i mesi più piovosi sono ottobre, novembre, dicembre
e gennaio, con valori di precipitazione compresi tra 70-80 mm, mentre quelli
meno piovosi sono giugno, luglio ed agosto.