AZIENDE AGRICOLE SANTA CROCE & SANT'ALOJA




Via Muzio Scevola, 7
70053  Canosa di Puglia (Ba)
ITALY ITALIA
Tel: 080/5216730 - Fax: 080/5216900

"Olio Extravergine
di Oliva"
: scheda tecnica
"Olio Extravergine
di Oliva"
: technical details
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Descrizione dell'Azienda
Company's description
ITALY ITALIA
Posta S. Sroce - Our Land
ITALYITALY ITALIA ITALIA
Menù Produttori
Producer's Menù
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Menù Olio Oil's Menù
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Menù ITALY-ITALIA



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AZIENDE AGRICOLE SANTA CROCE & SANT'ALOJA
Le Aziende, insediate in una delle più felici aree della Puglia a spiccata vocazione olivicola, hanno messo a punto un intenso e razionale piano colturale, che fa oggi dell’organizzazione agricola Santa Croce & Sant’Aloja una delle più avanzate espressioni dell’olivicoltura italiana. I tecnici dell’organizzazione sono riusciti a ottenere produzioni unitarie costanti ed elevate ma soprattutto qualitativamente ineccepibili. Per l’oleificazione si è fatto ricorso ai più aggiornati processi di pressione a freddo.

L’olio risulta di particolare colore verde-oro, ha elevata dotazione di principi nutritivi, bassissimo tasso di acidità, armonica composizione di profumi e aromi, caratteristiche organolettiche particolari insieme a eccezionale dolcezza, il tutto completato dall’assenza di residui di fitofarmaci.
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PUNTI VENDITA - DEGUSTAZIONI GUIDATE - VISITE AL FRANTOIO - CURIOSITÀ
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Sulla base di scrupolosi studi di design, è stata realizzata una bottiglia di vetro antico, di forma del tutto originale, con tappo di sughero dotato di salvagoccia.
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AMBIENTE PEDOCLIMATICO
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Il terreno è di natura sabbioso limosa e poggia su calcari teneri in profondità. Il clima è tipicamente mediterraneo, caldo-arido, con pivosità annua di 600-700 mm e con ampie variazioni da anno ad anno.
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LA TRASFORMAZIONE
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Dalle iniziali 70 piante per ettaro di varietà Coratina che risalgono all’inizio del 900 (previa eliminazione del mandorlo successivamente consociato e la fratturazione degli strati profondi calcarei del terreno per aumentare la capacità di assorbimento dell’acqua e il relativo drenaggio) nel 77-78 si è proceduto al rinfittimento, sempre con varietà Coratina, con altre piante così che l’investimento oggi risulta di 210 piante per ettaro.

Contemporaneamente è stato realizzato un pozzo artesiano, con stazione di filtraggio, ed un impianto di "irrigazione a goccia", che assicura durante il periodo di siccità e gli elementi nutritivi necessari per lo sviluppo e la produzione delle piante (fertirrigazione). Nel 1986 è iniziata l’adozione della lotta guidata con l’obbiettivo di ridurre gli interventi per la protezione delle piante e la quantità di prodotti fitosanitari. Sempre nell’86 è stata modificata sostanzialmente l’architettura delle piante, che erano allevate a "vaso barese", adottando una tecnica di potatura diversa da quella tradizionalmente attuata nel territorio, limitando gli interventi cesori e, quindi, riducendo notevolmente l’impiego di manodopera; tale tecnica ha permesso di arricchire notevolmente la vegetazione degli olivi, nei quali veniva contemporaneamente lasciata vuota la parte interna per favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell’aria.
Questa complessa ed onerosa trasformazione ha consentito la riduzione del 30% dei costi e l’aumento di 3 volte della produzione di olive.
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LE TECNICHE AGRONOMICHE DI DIFESA
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Lavorazione del terreno: l’aratura si effettua con capienza triennale ad una profondità di 15-20 cm. e serve contemporaneamente per l’interramento dei concimi fosfo-potassici-magnasiaci.

Irrigazione: l’impianto a goccia somministra l’acqua da aprile a settembre-ottobre, a seconda dell’andamento climatico.

Controllo delle malerbe: è stato adottata la tecnica di "inerbimento controllato" favorendo lo sviluppo di quelle meno dannose e l’eliminazione di quelle più competitive ricorrendo, solo su superfici limitate, al diserbo chimico e fondamentale alla trinciatura, che viene effettuata 2-3 volte l’anno (la prima in febbraio-marzo serve anche per lo sminuzzamento dei residui della potatura) con un benefico effetto pacciamante e di portata ed un aumento della sostanza organica del terreno.

Difesa fitosanitaria: sono utilizzate le trappole con feromoni per l’accertamento dei principali parassiti animali (mosca e tignola) eseguendo i trattamenti di difesa solo dopo il superamento delle soglie di intervento (che indicano quando la produzione può essere danneggiata) con gli insetticidi meno tossici, selettivi per l’artropofauna utile, rispettando con ampi margini i periodi di carenza, cioè l’intervallo che deve trascorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta. Oltre alla lotta contro la mosca e la tignola, si effettuano trattamenti contro il cicloconio (occhio di pavone) con sali di rame; solo occasionalmente e su siti specifici si interviene per il controllo della cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia olae) e della conseguente "fumaggine". I trattamenti fitosanitari vengono annotati in un registro unitamente agli antiparassitari acquistati, utilizzati e in stock; sul registro figurano anche i fertilizzanti.

Sicurezza degli operatori: per la preparazione e la distribuzione dei prodotti fitosanitari vengono rispettate le precauzioni e le norme di sicurezza prescritte e gli operatori utilizzano gli equipaggiamenti indicati: guanti, occhiali, maschere, tute, cappelli, stivali.
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POSTA SANTA CROCE
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"Posta" era denominata quel tipo di costruzione rudimentale più o meno attrezzata che, sistemata lungo le vie di comunicazione, serviva da punto convenuto di incontro, da stazione di riposo per mandriani in transumanza, da "cambio" di cavalli a carrozze padronali o diligenze pubbliche tra paesi e città. Tra il XVII ed il XVIII secolo, la "posta" visse tempi di massimo splendore in molte zone d’Italia, ma soprattutto nel Mezzogiorno.

Si trovava nelle Masserie fortificate lungo le "carraie" impervie della Murgia pugliese, nelle valli dell’Ofanto e del Basento, negli altipiani della Sila, testimone delle scorrerie di briganti e bande armate. Una delle "poste" più frequentate e più accoglienti della Puglia fu quella denominata da tempi remoti "Santa Croce", in felice posizione nel territorio di Canosa, vicina a Castel Del Monte e di fronte all’azzurro mare Adriatico.

Siamo al 1650 e sono di quest’epoca le antiche carte che collegano "Posta Santa Croce" ai più lontani membri della famiglia Sinesi, dediti sin d’allora alla coltivazione dell’ulivo. Da questa secolare tradizione di civiltà contadina, da questa antica cultura, nasce un Olio che, imprigionando gli antichi sapori della natura, e con l’ausilio della moderna tecnologia, rappresenta, oggi, inimitabile dispensatore di virtù salutari e dietetiche. Basta un cucchiaio per rendere gustose le pietanze e per fornire all’organismo umano preziose calorie.



"OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA": SCHEDA TECNICA


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Zona d'origine:
Altitudine:
Varietà di olive:
Sistema di raccolta:
Metodo di estrazione:
Aspetto:
Colore:
Profumo:
Sapore:
Densità:
Impiego ideale:
Confezione:
Produzione media:
ITALY ITALIA
Provincia di Bari, Canosa
150m s.l.m.
Coratina
Meccanico
Spremitura a freddo
Limpido
Verde particolare
Fruttato
Mandorlato, dolce
Fluidità media
Preferibilmente a crudo
Bottiglie da 0,75 L
10.000 pezzi
ITALY ITALIA



"OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA": REFERENCES


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Location:
Altitude:
Olive variety:
Harvesting Method:
Extraction Method:
Appearance:
Colour:
Fragrance:
Taste:
Consistency:
Use:
Packaging:
Average production:
ITALY ITALIA
Provincia di Bari, Canosa
150m above sea level
Coratina
Meccanico
Spremitura a freddo
Limpido
Verde particolare
Fruttato
Mandorlato, dolce
Fluidità media
Preferibilmente a crudo
Bottiglie da 0,75 L
10.000 pezzi
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Le Aziende, insediate in una delle più felici aree della Puglia a spiccata vocazione olivicola, hanno messo a punto un intenso e razionale piano colturale, che fa oggi dell’organizzazione agricola Santa Croce & Sant’Aloja una delle più avanzate espressioni dell’olivicoltura italiana. I tecnici dell’organizzazione sono riusciti a ottenere produzioni unitarie costanti ed elevate ma soprattutto qualitativamente ineccepibili. Per l’oleificazione si è fatto ricorso ai più aggiornati processi di pressione a freddo.

L’olio risulta di particolare colore verde-oro, ha elevata dotazione di principi nutritivi, bassissimo tasso di acidità, armonica composizione di profumi e aromi, caratteristiche organolettiche particolari insieme a eccezionale dolcezza, il tutto completato dall’assenza di residui di fitofarmaci.
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SALES' POINTS - GUIDED TASTINGS - VISITS TO OIL-MILL - PECULIARITIES
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Sulla base di scrupolosi studi di design, è stata realizzata una bottiglia di vetro antico, di forma del tutto originale, con tappo di sughero dotato di salvagoccia.
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AMBIENTE PEDOCLIMATICO
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Il terreno è di natura sabbioso limosa e poggia su calcari teneri in profondità. Il clima è tipicamente mediterraneo, caldo-arido, con pivosità annua di 600-700 mm e con ampie variazioni da anno ad anno.
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LA TRASFORMAZIONE
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Dalle iniziali 70 piante per ettaro di varietà Coratina che risalgono all’inizio del 900 (previa eliminazione del mandorlo successivamente consociato e la fratturazione degli strati profondi calcarei del terreno per aumentare la capacità di assorbimento dell’acqua e il relativo drenaggio) nel 77-78 si è proceduto al rinfittimento, sempre con varietà Coratina, con altre piante così che l’investimento oggi risulta di 210 piante per ettaro.

Contemporaneamente è stato realizzato un pozzo artesiano, con stazione di filtraggio, ed un impianto di "irrigazione a goccia", che assicura durante il periodo di siccità e gli elementi nutritivi necessari per lo sviluppo e la produzione delle piante (fertirrigazione). Nel 1986 è iniziata l’adozione della lotta guidata con l’obbiettivo di ridurre gli interventi per la protezione delle piante e la quantità di prodotti fitosanitari. Sempre nell’86 è stata modificata sostanzialmente l’architettura delle piante, che erano allevate a "vaso barese", adottando una tecnica di potatura diversa da quella tradizionalmente attuata nel territorio, limitando gli interventi cesori e, quindi, riducendo notevolmente l’impiego di manodopera; tale tecnica ha permesso di arricchire notevolmente la vegetazione degli olivi, nei quali veniva contemporaneamente lasciata vuota la parte interna per favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell’aria.
Questa complessa ed onerosa trasformazione ha consentito la riduzione del 30% dei costi e l’aumento di 3 volte della produzione di olive.
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LE TECNICHE AGRONOMICHE DI DIFESA
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Lavorazione del terreno: l’aratura si effettua con capienza triennale ad una profondità di 15-20 cm. e serve contemporaneamente per l’interramento dei concimi fosfo-potassici-magnasiaci.

Irrigazione: l’impianto a goccia somministra l’acqua da aprile a settembre-ottobre, a seconda dell’andamento climatico.

Controllo delle malerbe: è stato adottata la tecnica di "inerbimento controllato" favorendo lo sviluppo di quelle meno dannose e l’eliminazione di quelle più competitive ricorrendo, solo su superfici limitate, al diserbo chimico e fondamentale alla trinciatura, che viene effettuata 2-3 volte l’anno (la prima in febbraio-marzo serve anche per lo sminuzzamento dei residui della potatura) con un benefico effetto pacciamante e di portata ed un aumento della sostanza organica del terreno.

Difesa fitosanitaria: sono utilizzate le trappole con feromoni per l’accertamento dei principali parassiti animali (mosca e tignola) eseguendo i trattamenti di difesa solo dopo il superamento delle soglie di intervento (che indicano quando la produzione può essere danneggiata) con gli insetticidi meno tossici, selettivi per l’artropofauna utile, rispettando con ampi margini i periodi di carenza, cioè l’intervallo che deve trascorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta. Oltre alla lotta contro la mosca e la tignola, si effettuano trattamenti contro il cicloconio (occhio di pavone) con sali di rame; solo occasionalmente e su siti specifici si interviene per il controllo della cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia olae) e della conseguente "fumaggine". I trattamenti fitosanitari vengono annotati in un registro unitamente agli antiparassitari acquistati, utilizzati e in stock; sul registro figurano anche i fertilizzanti.

Sicurezza degli operatori: per la preparazione e la distribuzione dei prodotti fitosanitari vengono rispettate le precauzioni e le norme di sicurezza prescritte e gli operatori utilizzano gli equipaggiamenti indicati: guanti, occhiali, maschere, tute, cappelli, stivali.
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